IL PROGETTO

Celscvil si propone di realizzare un parco d’arte ispirato agli Etruschi. 

Il nome dell’iniziativa significa dono alla dea Cel (la dea etrusca della terra) e vuole manifestare con sculture e installazioni di arte ambientale le 16 divinità del pantheon etrusco descritte nel fegato di Piacenza, il modello bronzeo di fegato di pecora, usato dai sacerdoti aruspici per le divinazioni (etrusca disciplina). Cel (la dea della terra), Tin (lo Zeus etrusco), Cautha (la figlia del sole), Fulfuns (il dio del vino) e le rimanenti 12 divinità verrano reinterpretate da artisti internazionali.

Le opere saranno posizionati tra gli olivi del campo dei Miglioli, un ettaro di oliveta situato nell'alta Maremma Toscana, in località Secchieta, a qualche centinaio di metri dalla necropoli etrusca di Casenovole  ritrovata nel 2007 sulla collina di Boschetto, in uso a partire dagli inizi del IV secolo a.C.

Trascrizione del modello bronzeo del fegato di Piacenza

UN PROGETTO IN TRE FASI

APRILE 2019

La prima frase del progetto, (2019-2022) ha visto la piantumazione di 63 piante di olivo più una sessantaquattresima trovata al centro dell’area. Si è così costituita la cornice spaziale che ospiterà le opere d’arte.Gli olivi sono stati posizionati seguendo l’organizzazione NORD/SUD/EST/OVEST per ricreare i 16 spicchi del pantheon etrusco. Al centro dell’area invece le piante formano una configurazione che si richiama ai trigrammi del Feng Shui, l'antica arte geomantica Taoista della Cina.

GIUGNO 2023

La seconda frase inizia nella primavera del 2023 e vede l’organizzazione e lo svolgimento della prima residenza artistica. Viene invitata l'artista catalana Martiga a cui viene assegnato lo spazio dedicato alla dea Cautha. L'assegnazione dello spazio segue l'etrusca disciplina: la settimana precedente l'arrivo di Martiga in Toscana, tre fulmini cadono nello spicchio SUD/EST, dedicato a Cautha. Viene inoltre indicato all'autrice di usare materiali di recupero per realizzare l'opera, in un’ottica di riciclo e upcycling.

OTTOBRE 2023 - 2030

La terza fase vede lo svolgimento di 15 residenze artistiche e il coinvolgimento degli abitanti del luogo per la progettazione del giardino e delle piante da affiancare agli olivi, in armonia con le opere realizzate.
Questa fase prevede inoltre l’allargamento del progetto a partners in Italia e all’estero, per creare una “Call for artists” di più ampio respiro e ingaggiare e supportare gli artisti emergenti e/o già affermati che lavoreranno nel parco.

Questo microcosmo donato alla terra ambisce a unire due antiche culture lontane - etrusca e cinese - entrambe sensibili e ricettive al tema dell’armonia. Il posizionamento degli olivi ha creato una sorta di tempio secolare, un eterotopia, uno spazio “altro”, in cui è possibile fare emergere logiche e sensibilità alternative all’ordine delle cose vigenti. Tutto il progetto dall’ideazione al completamento è una specie di rituale secolare collettivo, un modo per recuperare e reinterpretare elementi di un passato remoto per vivere il presente con intensità e consapevolezza.

Celscvil dal Templum al Feng Shui e viceversa.pdf