OPERE

 

CAUTHA - MARTIGA

Divinità etrusca del sole, dell'alba e degli inizi. L' opera è stata realizzata dall'artista catalana Martiga con colori ad olio e acrilici su materiale riciclato trovato in loco (parabola e trabartello in ferro).

"Ho voluto rappresentare la dea Cautha con due facce,
una legata al sole, l'altra alla luna, all'alba. Ho dipinto il lato lunare di Cautha ispirandomi alla Testa di Leucotea, un reperto archeologico di straordinaria bellezza, esposto al museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma. Ho invece realizzato di getto, sull'altro lato della parabola, il lato solare della dea etrusca."  

Cristina Martinez - in arte Martiga

La barca è l’eterotropia per eccellenza” -  Michel Foucault

FUFLUNS- VALERIO GIOVANNINI

La seconda opera del parco d’arte ambientale Celscvil è dedicata a Fufluns, il dio del vino degli Etruschi e corrispettivo del greco Dioniso. Si tratta dell’up-cycling di un barchino a vela di sei metri che verrà posizionato nel quadrante sud-ovest del parco, che per gli Etruschi era la sede del dio.

Sarà un’opera in divenire che accompagnerà lo sviluppo del parco d’arte ambientale fino al suo completamento previsto per il 2030. Valerio ha iniziato a disegnare con un pennarello indelebile la parte dello scafo di tribordo a giugno 2023, in occasione della residenza artistica di Martiga. A giugno 2024 è prevista la rimozione degli elementi in metallo: l’albero, il paterazzo, lo strallo, la boma, le battagliole laterali. Saranno poi restaurati il pozzetto e la tuga in modo da renderla impermeabile. Il disegno verrà poi continuato e saranno di volta in volta aggiunti altri elementi.

Il lavoro artistico si articola in due elementi principali: da un lato la rielaborazione per immagini dell'inno omerico che racconta del rapimento del giovane Dioniso da parte dei “Pirati Tirreni” (gli Etruschi) e dall’altro al drammatico fenomeno dei flussi migratori nel Mediterraneo. L’opera intende contribuire a costruire una nuova narrativa che vede nel fenomeno migratorio che caratterizza da sempre lo stare dell’umanità nel mondo una ricchezza per l'umanità intera. Legando il passato al presente e il presente al futuro, l’opera si propone di riflettere sul valore culturale, umano e spirituale che l’intrecciarsi delle culture umane ha generato e continua a generare.

Valerio Giovannini